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martedì 9 gennaio 2007

Flatulenza

La flatulenza è una miscela di gas (prodotta dai batteri simbiotici e dai lieviti che vivono nel tratto gastrointestinale dei mammiferi) e di particelle aerosolizzate di feci rilasciata sotto pressione attraverso l'ano con un caratteristico suono e un odore sgradevole.
Indice
1 Quantità e componenti
2 Cause
3 Meccanismo d'azione
4 Rimedi
4.1 Dietetici
4.2 Farmacologici
4.3 Cosmetici
5 Effetti sulla salute
6 Negli animali
7 Impatto ambientale
8 Contesto sociale
9 Letteratura e arte
10 Curiosità
11 Voci correlate
12 Sinonimi
Quantità e componenti
L'uomo rilascia mediamente dai 0.5 a 1.5 litri di gas al giorno suddivisi in 12-25 flatulenze circa. Una flatulenza è composta principalmente da gas inodori come l'azoto (ingerito), l'ossigeno (ingerito), il metano (prodotto da archea anaerobici), il biossido di carbonio (prodotto dai batteri anaerobici o ingerito) e l'idrogeno (prodotto da alcuni e consumato da altri). L'odore è dovuto da piccole tracce di altre componenti (spesso zolfo) e nitroglicerina. L'azoto è il principale gas rilasciato. Nonostante il metano sia popolarmente associato alle flatulenze, le prove scientifiche dimostrano che due terzi degli esseri umani non rilasciano metano nelle loro flatulenze. Il metano e l'idrogeno sono infiammabili, perciò alcune flatulenze, se innescate, possono prendere fuoco. Il gas rilasciato ha di solito un cattivo odore che deriva principalmente da una piccola percentuale di acidi grassi come l'acido butirrico (odore di burro rancido) e da composti di zolfo come il solfuro di idrogeno (odore di uova marce) e il solfato di carbonile che sono il risultato della scomposizione delle proteine. L'incidenza di componenti odorose nelle flatulenze aumenta negli erbivori, come i bovini, agli onnivori ai carnivori, come i gatti o i cani.
Nelle flatulenze sono presenti anche particelle aerosolizzate di feci, benché in minuscole quantità, che generano il cattivo odore percepito dagli altri.
Cause
Il gas intestinale è formato al 90% da cause esogene (aria ingerita attraverso il naso e la bocca) e al 10% da cause endogene (gas prodotto nel tratto digestivo). I gas endogeni sono generati come un sottoprodotto della digestione di certi alimenti. I cibi che provocano flatulenza sono solitamente ricchi di carboidrati complessi (specialmente oligosaccaridi come l'inulina) e comprendono fagioli, latte, cipolle, patate dolci, scorze di agrumi, formaggio, castagne, anacardi, broccoli, cavolo, carciofi, avena, lievito presente nel pane, ecc.
Nei fagioli, i gas endogeni sembrano derivare dagli oligosaccaridi, carboidrati resistenti alla digestione: essi passano attraverso l'intestino superiore pressoché inalterati, e quando raggiungono l'intestino inferiore vengono assaliti dai batteri che se ne cibano, producendo abbondanti quantità di gas.
Meccanismo d'azione
Il rumore comunemente associato alle flatulenze è causato dalla vibrazione dell'apertura anale. Il suono varia a seconda della tensione dello sfintere e della velocità del gas espulso e anche per mezzo di altri fattori come l'umidità e la quantità di grasso corporeo.
La flatulenza giunge all'ano con lo stesso meccanismo delle feci, causando una sensazione simile di urgenza e disagio. I nervi rettali imparano a distinguere tra flatulenza e feci, benché talvolta si confondano lasciandole sfuggire. Questo episodio è chiamato colloquialmente frenata sulle mutande, sgommata o scorreggia vestita o col baffo.
Rimedi
Dietetici
Alcune spezie neutralizzano la produzione di gas intestinali, specialmente cumino, anice e gli affini curcuma, assafetida e kombu (un'alga marina detta anche kelp utilizzata nella cucina giapponese).
Alcune persone dichiarano che riducendo l'apporto dei carboidrati più raffinati (come quelli contenuti nel riso, nella pasta, nelle patate e nel pane) la quantità di flatulenze può diminuire sensibilmente.
Anche i probiotici (yogurt, kefir, acidophilus, bifidus, ecc.) e i prebiotici possono ridurre la flatulenza se usati per ristabilire l'equilibrio della flora intestinale; usati in eccesso, tuttavia, possono creare uno squilibrio che aumenterebbe la flatulenza.
È stato riportato che anche le tavolette di carbone vegetale sono efficaci nel ridurre l'odore e la quantità delle flatulenze se prese subito prima dei pasti.
Farmacologici
Le informazioni qui riportate hanno solo un fine illustrativo: non sono riferibili né a prescrizioni né a consigli medici - Leggi il disclaimer
L'integrazione di enzimi digestivi può ridurre sensibilmente la quantità di flatulenze se queste sono causate da alcune componenti non digerite dei cibi. Gli enzimi lattasi, lipasi, proteasi, cellulasi, saccarasi, invertasi, diastasi di malto e pectinasi sono disponibili, da soli o in combinazioni, nei prodotti commerciali. Quando non interessano la produzione stessa dei gas intestinali, agenti con una bassa tensione superficiale possono ridurre le spiacevoli sensazioni legate alla flatulenza, aiutando il dissolvimento dei gas in materia liquida o fecale.
È anche utile ingerire piccole quantità di liquidi acidi insieme ai pasti, come succo di limone o aceto, per stimolare la produzione di acido cloridrico, che a sua volta incrementa la produzione di enzimi. Questo facilita la digestione e può limitare la produzione di gas.
Cosmetici
Biancheria intima e imbottiture al carbone attivo possono effettivamente ridurre gli odori delle flatulenze, ma questi prodotti non attutiscono il suono. Maggiore sicurezza si può ottenere con l'uso di deodoranti e profumi. Bisogna prestare attenzione alla scelta del profumo usato per combattere l'odore, con note floreali e agrumi piuttosto che muschio, che potrebbe mettere in risalto l'odore sgradevole.
Effetti sulla salute
Come normale funzione del corpo, l'emissione di flatulenze è un importante segnale di normale attività intestinale e non deve essere fonte di vergogna. Non vi è nessun danno nel trattenere le flatulenze. La flatulenza non è velenosa, è una componente naturale dei vari contenuti dell'intestino. Comunque, può svilupparsi del disagio dovuto all'accumulo della pressione dei gas. In teoria, trattenendo le flatulenze si può verificare una distensione patologica dell'intestino che può condurre alla stipsi.
Negli animali
Di fatto tutti gli animali emettono flatulenze, compresi molti invertebrati. Anche gli uccelli, i vermi, i pesci e i rettili emettono flatulenze.
Impatto ambientale
Il bestiame è un fattore che contribuisce significativamente all'effetto serra, incidendo per il 20% sulle emissioni globali di metano. Meno del 10% delle emissioni totali di gas serra è prodotto dalla flatulenza degli animali. Il bestiame della Nuova Zelanda influisce al 60% sulle emissioni di gas serra del paese. Il bestiame australiano contribuisce approssimativamente al 14% nelle emissioni di gas serra dello stato.
Contesto sociale
In molte culture, eccessiva flatulenza è vista come imbarazzante e scortese, ciò è anche dovuto al fatto che si tratta di un argomento tabù; e perciò un soggetto naturale per il toilet humour.
La gente si sforzerà di trattenere un peto in pubblico, o si posizionerà in modo tale da occultare il rumore e l'odore del peto.
La flatulenza può essere considerata comica dalla gente, a causa sia del suono sia dell'odore prodotto. Alcuni trovano comicità nell'incendiare i peti, cosa resa possibile dalla presenza di gas infiammabili come idrogeno e metano, nonostante il processo sia molto pericoloso e possa provocare danni al retto e all'ano.
Letteratura e arte
La flatulenza ha avuto un ruolo nella letteratura sin dalla notte dei tempi, come nel Gargantua di Rabelais dove si legge numerose volte la parola pet (scoreggia).
Nel Satyricon di Petronio Arbitro (I secolo) Trimalchione intrattiene i suoi convitati con una lunga dissertazione sull'argomento, in cui tra l'altro menziona la teoria che trattenere le flatulenze sia nocivo.
Nella Divina Commedia di Dante l'ultima riga dell'Inferno - Canto XXI recita: ed elli avea del cul fatto trombetta, in questo caso l'uso di questa naturale funzione corporea è sottolineata come una condizione demoniaca.
Nel Racconto Di Miller (uno dei I racconti di Canterbury di Chaucer) il personaggio Nicholas fa sporgere il suo posteriore da una finestra e scorreggia in faccia al suo rivale Absalom. Absalom marchia quindi il sedere di Nicholas con un attizzatoio ardente.
Nell'Ulisse di James Joyce il personaggio principale Leopold Bloom fa un vento nel capitolo "Sirene".
Ne La Terre (il quindicesimo volume della serie Les Rougon-Macquart) di Emile Zola, Fouan il maggiore può scoreggiare a comando e può vincere bevande gratis scommettendo sulla sua abilità.
Alcune persone, come Le Pétomane, hanno portato la flatulenza sulle scene in show singoli.
Nel cinema, lo scoreggiare era spesso riservato a film per soli adulti, ma è ora una fonte accettata di umorismo anche in film per bambini.
In un suo famoso monologo, il comico satirico Daniele Luttazzi elenca i 5 fatti poco noti sulle scoregge: 1) Forse non ci avete mai pensato, ma attenzione: le scorregge sono merda senza massa. 2) Esistono fondamentalmente 5 tipi di scorregge: a) Quella sonora e piena. b) Quella doppia. Prrrr Prrrrrrrrrrrrr. c) Quella sottile e compressa. d) Quella umida o autunnale. Che alla fine ti brucia anche un po’. e) Ed infine quella larga e soffice. Le donne producono di solito scoregge umide. E qui le donne ridono di meno. E lo so perché. Perché se ridono significa che è vero, se non ridono significa che le fanno di altro tipo. Quindi restano imbarazzate e non ridono. 3) Più silenziose sono, più puzzano. E questo chiunque abbia fatto un campeggio in vita sua, lo sa. Quello che forse non tutti sanno, è che questo fenomeno “più silenziose sono più puzzano” è confermato dal famoso esperimento di Carna. Esperimento di Carna: se si fa una scorreggia rumorosa in una stanza insonorizzata, puzza di più. 4) Attenzione, le scorregge degli altri fanno cattivo odore, le tue no? Puzzano sempre giuste? Tu fai una scoreggia, Prrr, l’annusi e dici: “Però, mica male” Prrrr “Hey si sente nella gola e anche nel naso!” Ma soprattutto.. 5) Le scorregge hanno un’identità. Ci avete mai fatto caso? Se due persone sono a letto e una delle due scorreggia… Tutti e due sanno chi è stato.
Curiosità
Le Petomane, "Il Petomane", era un apprezzato artista francese del diciannovesimo secolo che si esibiva emettendo flatulenze.
Edward De Vere, conte di Oxford, scoreggiò mentre giurava fedeltà alla regina Elisabetta I e andò di conseguenza in esilio autoimposto per sette anni. Si dice che al suo ritorno, la regina rassicurò Vere dicendo: "Mio Lord, avevo completamente dimenticato la scoreggia".
L'imperatore Claudio passò una legge che legalizzava lo scoreggiare ai banchetti senza preoccupazione per la salute della gente. C'era una diffusa convinzione errata che la gente potesse avvelenarsi trattenendo una scorreggia.
È pratica goliardica e cameratesca, diffusa soprattutto tra gli adolescenti, il dare fuoco ai peti, spesso nell'ambito di apposite gare in cui il vincitore è colui che riesce a produrre la fiammata più imponente. È da sottolineare la pericolosità di tale pratica, dovuta al fatto che, nel caso in cui si non si riesca ad imprimere al gas una velocità superiore alla velocità di fiamma (cioè alla velocità di combustione del gas), si manifesta il fenomeno del "ritorno di fiamma" che può provocare la combustione dei peli pubici o, peggio, ustione della zona pubica.
Alvaro Vitali, in un suo film, espone una sua personalissima "classificazione delle scoregge", individuandone tre tipi, che chiama, onomatopeicamente: "Pasquale", "Alfonso" e "Roberto Bracco".
Voci correlate
Flato vaginale, spesso emessa durante o dopo l'amplesso.
Rutto l'emissione rumorosa di aria dalla bocca
Sinonimi
Bomba, Bronza, Corra, Correggia, Flato, Flatulenza, Gianda, Loffa, Pernacchia, Peto, Pirito, Puzza, Puzzetta, Quaglia, Renza, Scoreggia, Scorza,Troddio, Ventino, Vento.
da Wikipedia

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